martedì 28 aprile 2015

Viva gli scacchi!



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Mio figlio, cinque anni e mezzo, mi ha chiesto di insegnargli a giocare a scacchi.
Ne ho parlato con un’amica e lei mi ha detto che aveva sentito che da qualche parte nel mondo gli scacchi erano diventati materia scolastica.

Ovviamente io sono andata subito a fare le mie ricerche, ho scoperto che effettivamente in alcune scuole spagnole il gioco degli scacchi è diventato materia di studio, in via sperimentale.
Secondo gli esperti, infatti, gli scacchi sviluppano l’intelligenza, allenano la mente e migliorano il rendimento degli studenti fino al 17%, soprattutto in matematica e nella lettura.
Oltre a questo ci sono molti altri vantaggi a livello pedagogico, aumentano le capacità mnemoniche e aiutano a prendere decisioni sotto pressione sviluppando la concentrazione.
È riconosciuta come ottima “ginnastica mentale” e secondo degli studi giocare a scacchi ritarderebbe l’invecchiamento cerebrale, ritardando così malattie come l’Alzheimer.
Sempre secondo questi studi sarebbero un impiego proficuo anche nel trattamento di bambini iperattivi, autistici, con sindrome di Asperger, con sindrome di Down e anche nella riabilitazione dei tossicodipendenti.

Io all’inizio ero molto scettica, pensavo che G. fosse ancora troppo piccolo per un gioco così impegnativo, soprattutto a livello mentale. Dopo le mie ricerche, invece, penso che il prima possibile gli insegnerò a giocare a scacchi.

Dato che a settembre inizierà il primo anno alle scuole elementari, penso che sviluppare la concentrazione potrà fargli solo che bene! ;)

Ora, tutti giocare a scacchi!!

A presto.


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